junio 23, 2016

Morbo K, quella malattia inventata per salvare gli ebrei dalle persecuzioni nazifasciste a Roma

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La storia del dottor Ossicini, oggi 96enne, che scrisse false cartelle cliniche per proteggere i pazienti. Oggi l’ospedale Fatebenefratelli riceverà il titolo “Casa di Vita”

L’ospedale Fatebenefratelli all’Isola Tiberina a Roma riceve dalla Fondazione internazionale Raoul Wallenberg, con il patrocinio comunità ebraica di Roma e la Fondazione museo della Shoah, il titolo di “Casa di Vita” in memoria del salvataggio di ebrei durante le persecuzioni naziste.

Adriano Ossicini ha infatti inventato una malattia per salvare decine di ebrei romani dalle persecuzioni nazifasciste e dai campi di sterminio. Si chiamava “Morbo di K” (K come gli ufficiali nazisti Kesselring e Kappler). Lui, allora medico del Fatebenefratelli, nosocomio vicino al Ghetto e alla grande Sinagoga, lo inventò insieme al primario Giovanni Borromeo (riconosciuto dal memoriale della Shoah Yad Vashem come Giusto tra le Nazioni).

Ossicini, antifascista e membro della Resistenza, insieme ai suoi colleghi scrisse sulle false cartelle cliniche il nome della malattia “contagiosissima” che scoraggiò i nazisti al controllo dei nomi dei pazienti. Mentre nei sotterranei una radio clandestina permetteva di comunicare con i partigiani, nell’ospedale trovavano rifugio molti romani. Il suo attivismo costò a Ossicini la prigione e le violenze dei nazisti e dei fascisti. A 96 anni ricorda la sua storia con un monito: «Bisogna sempre cercare di essere dalla parte giusta…».